Chi siamo

«Viaggiare non significa spostarsi da un posto all’altro, ma vivere l’esperienza delle opportunità quotidiane, siano esse un sogno o realtà terrena. Ma ora più che mai posso farmi la domanda di sempre: chi sono? Un uomo che studia la psiche cerca in altri quel che non trova in se: l’anima; è un uomo che cerca i suoi occhi ma non può vederli in quanto essi stessi sono lo strumento della ricerca. No, non sono un uomo che studia la psiche. Un uomo di fede ha ricevuto un immenso dono, credere senza vedere, sapere senza studiare, conoscere senza sperimentare. Io invece lavoro ogni momento per trasformare ipotesi in tesi, anche se della fede ammiro la forza e ne assorbo il profumo e l’essenza. No, non sono nemmeno un uomo di fede. Sono allora un uomo di logica? La razionalità fine a se stessa è aridità del cuore, illusione di sapere “di più” e non “per” gli altri. Io, invece, cerco di utilizzare la logica per esplorare nuovi spazi dell’anima, così da poter informare e formare, me stesso al pari delle coscienze pronte ad esserlo. No, non sono un uomo razionale. Forse allora un saggio? Chi lo è, dopotutto, non si scompone davanti alla magia della vita, né si disincanta di fronte alle avversità. Io, al contrario, non riesco a smettere di emozionarmi dinnanzi al creato e illuminarmi al cospetto del Creatore, comunque lo si voglia definire. Quindi non sono nemmeno un saggio. Allora sono forse un ricercatore del vero, disposto a rinnegare tutto se stesso pur di raggiungere la sua meta? Chi ricerca non ha ancora trovato, mentre io sono certo di avere già la direzione e l’orientamento della strada che conduce alla verità. Sono quindi un filosofo? “Chi sono, da dove vengo e dove vado”, sono domande di cui – fino a prova contraria – ritengo di avere risposta. Sono altre le domande che mi pongo, tra cui una più di tutte: cosa farò dopo? Ancora non so, chissà! So con certezza il “come” lo farò, cioè al meglio delle mie capacità. Ecco perché mi ritengo solamente un esploratore degli infiniti spazi dell’anima che approfondisce ciò che trova con sofferta pazienza e disincantata fiducia, certo solamente della precarietà e limitatezza della realtà fisica.»

"Principi e principi" (2010)